Venosa > Castel del Monte
Tappa 4
Dettagli itinerario
La tappa inizia da Venosa, dove si prende una strada asfaltata molto panoramica che offre una bellissima vista sulle colline lucane. Dopo circa quindici chilometri, si prende una stradina sterrata sulla destra che attraversa prati (più che prati campi) e ulivi. Si recupera poi la strada asfaltata che, con una breve salita, conduce fino al paese di Palazzo San Gervasio. Da qui si scende su asfalto fino alla pianura, dove si prende una strada sterrata che passa tra campi coltivati. Dopo circa quattro chilometri di sterrato, si recupera la strada asfaltata che porta fino al paese pugliese di Spinazzola*. Dopo Spinazzola si percorre un tratto di provinciale asfaltata e poi la strada è prevalentemente sterrata. Il primo tratto si percorre tra dolci pendenze e poi si entra nel bosco di Acquatetta, dove una strada bianca in salita conduce fino a seicento metri di altitudine sull’altopiano della Murgia. Con una leggera discesa tra i campi, si raggiunge il bosco Finizio e subito dopo Castel del Monte, la straordinaria e magica fortezza voluta dall’imperatore Federico II, dal 1996 nella lista dei monumenti Patrimonio dell’Umanità.
*da Spinazzola il terreno diventa molto ostile e il rischio di foratura è elevato
Ora Pedala consiglia
Pernotto presso Agriturismo Sei Carri
distanza
Dislivello Positivo (Salita)
Dislivello Negativo (Discesa)
Caro Diario
La giornata di oggi per tanti motivi è stata un po’ diversa dalle precedenti. Abbiamo cambiato regione e gradualmente alle rotonde colline lucane si sono sostituite le ampie pianure pugliesi. Ma, soprattutto, il viaggio oggi ci ha mostrato l’altra faccia della medaglia, quel lato oscuro fatto di criticità e difficoltà che spesso preferiamo nascondere. Abbiamo forato ben quattro volte in un solo giorno, esaurito le scorte di camere d’aria in una stradina sterrata nel mezzo del nulla, spinto le bici a mano tra distese di campi ma soprattutto siamo stati costretti ad arrenderci ad un’amara evidenza: non avremmo concluso la tappa. Così ora dormiamo a Spinazzola, un paesino che ci eravamo illusi di aver superato ma che in compenso ci ha regalato un tramonto imprevisto sul monte Vulture: un cielo infuocato ci ricorda che lo spettacolo è ancora lungo.