Scalo Sermoneta > Terracina
Tappa 3

Dettagli itinerario

Da Sermoneta Scalo ci inerpichiamo verso il suggestivo borgo di Sermoneta percorrendo una lunga salita di asfalto (via Sermonetana), più estesa ma meno ripida rispetto alla via Madonna delle Grazie, situata sul versante opposto. Da Sermoneta proseguiamo su una panoramica strada asfaltata per qualche chilometro fino a quando non raggiungiamo un sentiero impossibile da percorrere in bici. Per tre chilometri abbiamo portato le bici a mano su un terreno roccioso e sconnesso. Poco prima del paese di Sezze siamo riusciti a rimontare in sella e con una breve discesa seguita da un’altrettanto breve salita siamo entrati nel centro del paese di Sezze. Dal borgo arroccato sulla collina percorriamo una panoramica discesa che ci porta fino alla pianura. Per qualche chilometro percorriamo una strada sterrata costeggiando il fiume e poi saliamo su una strada asfaltata fino al bel paese di Priverno. Da qui abbiamo seguito il fiume Amaseno passando per il complesso dell’Abbazia di Fossanova e poi con venti chilometri di strada totalmente pianeggiante abbiamo raggiunto la cittadina di Terracina, situata sul litorale laziale.

Ora Pedala consiglia

Pernotto presso Hotel Hegelberger

distanza

0 km

Dislivello positivo (salita)

+ 0 m

dislivello Negativo (discesa)

- 0 m

Caro Diario

Stamattina faceva freddo ma non abbiamo fatto in tempo ad accorgercene perché una lunga salita ci ha subito riscaldati, portandoci fino a Sermoneta. Questo meraviglioso borgo medievale se ne sta in cima alla collina e domina i monti Lepini e, in basso, l’agro pontino. Dal paese siamo ripartiti in direzione Sezze e proprio questo tratto della tappa è quello che ci ha messo più in difficoltà: prima ci siamo ritrovati su un sentierino roccioso e poi totalmente impantanati nel fango. Non era possibile procedere pedalando e abbiamo dovuto spingere le bici in salita, tra un’imprecazione e l’altra. Per fortuna, raggiunta Sezze, abbiamo fatto una pausa rigenerante e poi abbiamo goduto ulteriormente prendendo velocità su una lunga e panoramica discesa. La bici, così, da oggetto di odio da spingere faticosamente nel fango è tornata ad essere oggetto d’amore, grazie a cui sfrecciare liberi e recuperare il tempo precedentemente perso. Pedalando tra strade asfaltate e ampi sterrati abbiamo attraversato il centro storico di Priverno e poi ci siamo rilassati su un lungo tratto di pianura che ci ha portati fino a Terracina, meta della tappa di oggi. La nostra destinazione è affacciata sul mare e, dopo tre giorni di montagnoso entroterra, siamo felici di poter contemplare un’infinita distesa blu.

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