Lamporo > Novara
Tappa 2

Dettagli itinerario

Dal centro di Lamporo, seguiamo il corso del Lamporasso per 3.5 km per poi svoltare su una sterrata sulla nostra destra. Superate le frazioni di Castell’apertole e Colombara, dove da centinaia di anni si coltiva il prestigioso riso carnaroli, transitiamo anche da Leri Cavour, un luogo in cui si ha la sensazione di tornare indietro nel tempo. Tra tratti di strade sterrate e strade secondarie oltrepassiamo Ronsecco e percorriamo qualche km su strada provinciale fino ad arrivare a Larizzate, da qui prendiamo la SP455 che ci conduce fino a Vercelli. Ci lasciamo alle spalle il bel centro storico di Vercelli e percorriamo il ponte di Corso Novara per andare al di là del fiume Sesia e dirigerci verso la località di Torrione Rossignoli (fare attenzione lungo il breve tratto di SP 596). Pedaliamo per circa 5 km sulla SP10 che lasciamo solo dopo avere superato la località di Vinzaglio. Stando sempre su strade poco trafficate transitiamo da Casalino, Granozzo, Monticello e Torrion Quartara, da cui possiamo avvistare la cupola della Basilica di San Gaudenzio che ci rassicura che la meta, Novara, è ormai raggiunta.

Ora Pedala consiglia

Pausa pranzo al Ristorante Vecchia Brenta a Vercelli

distanza

0 km

Dislivello Positivo (Salita)

+ 0 m

Dislivello Negativo (Discesa)

- 0 m

Caro Diario

La giornata di sabato è stata molto più impegnativa del previsto: splendeva il sole, ma purtroppo infuriava anche un vento potentissimo, che correva alla velocità di 70 km/h. Quando questa “leggera brezza” colpiva di taglio le nostre bici, era in grado di farci cambiare direzione, mentre quando avevamo il vento contrario sembrava di affrontare una salita insormontabile, anche se in realtà eravamo in piano. Insomma, pur avendo percorso una tappa semplice, ci siamo sentiti dei super eroi e ogni paesino raggiunto era un po’ come un trofeo conquistato dopo un’ardua battaglia. Al di là della nostra lotta contro il vento, la tappa ci è piaciuta moltissimo: risaie allagate a perdita d’occhio, uccelli in volo con le loro geometrie esistenziali , imponenti cascinali ottocenteschi e, addirittura, una tenuta di Cavour.
Per pranzo ci siamo fermati a Vercelli, ad assaporare un’ottima panissa e a goderci la piazzetta del centro; mentre la sera, sfiniti dalle raffiche polverose della giornata, abbiamo sostato a Novara, città di confine tra Piemonte e Lombardia.
In questi mesi le nostre biciclette non si erano ancora confrontate con una bufera di vento ma, anche stavolta, possiamo dire che ne sono uscite a testa alta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *