Calitri > Atella
Tappa 2

Dettagli itinerario

La tappa inizia dal paese di Calitri, con una discesa asfaltata che conduce fino al fiume Ofanto. Si percorre un breve tratto di sterrato pianeggiante, per poi ricongiungersi con la statale ofantina, su cui si rimane per pochi chilometri. In coincidenza con il cartello che segna il confine tra Campania e Basilicata, si prende una salita asfaltata sulla destra. Si tratta di una strada con traffico inesistente e con una pendenza a tratti piuttosto ripida che conduce fino al paese di Ruvo del Monte. Da qui si prosegue su strada asfaltata con un leggero saliscendi e poi si entra nel bosco, dove la strada diventa sterrata. Il primo tratto della discesa è piuttosto agevole, poi c’è un breve tratto di sentiero sterrato un po’ sconnesso, ideale per mountain bike. Si prosegue su strada sterrata nel bosco e si attraversa un segmento di acquedotto particolarmente suggestivo, per poi proseguire ancora nel bosco. L’ultima parte della tappa si percorre su una strada sterrata in mezzo ai campi. Si passa sul ponte canale sulla fiumara di Atella, uno dei più suggestivi dell’intero percorso con i suoi 417 metri di lunghezza e le sue 33 arcate (tutte da 10 m, tranne una lunga il doppio). La sua architettura richiama i grandiosi acquedotti di età romana.
Subito dopo si recupera la strada asfaltata e in due chilometri in salita si arriva fino al centro di Atella.

Ora Pedala consiglia

Pernotto presso B&b Roma Atella

distanza

0 km

Dislivello Positivo (Salita)

+ 0 m

Dislivello Negativo (Discesa)

- 0 m

Caro Diario

La tappa di oggi inizia con un vero e proprio rapimento, non da parte di una persona ma da parte di un luogo: Calitri. Il borgo campano è sempre lì, sul cucuzzolo della collina e implora di essere ammirato da tutte le angolature possibili. Dopo quasi due ore di contemplazione, le nostre biciclette ci richiamano all’ordine e ci ricordano che la strada ci attende. Il sole splende alto e le ruote scorrono fluide prima tra brulle colline e poi tra fitti boschi. Il paesaggio è molto vario e a ripide salite seguono altrettanto ripide discese, lungo le quali la bici sguscia come un indomito cavallo imbizzarrito. Proprio quando la fatica inizia a farsi sentire, la natura ci ripaga con uno spettacolo straordinario: una luna dorata affiora all’orizzonte, donando al nostro arrivo la giusta dose di poesia.

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