Torino > Lamporo
Tappa 1

Dettagli itinerario

Dalla stazione di Porta Nuova, si prende corso Vittorio Emanuele fino al Po, dove si gira a sinistra. Si costeggia il fiume per circa 13 chilometri fino al paese di San Mauro: la traccia è in parte asfaltata e in parte sterrata ma comunque molto agevole. A San Mauro si prosegue tenendosi sempre sulla sponda destra del fiume e continuando a seguire la segnaletica di AIDA (molto presente sul percorso, adesivi tondi di colore rosso e bianco). Dopo qualche km al fianco del Canala Cimena si svolta a sinistra su un ponticello ben segnalato e si prosegue fino a Gassino Torinese. Superato il paese si costeggia ancora il Canale Cimena, si oltrepassa il paese di San Raffaele Cimena dirigendosi verso Chivasso. I 3 km che ci portano a Chivasso li percorriamo sulla SP590 – prestare particolare attenzione al transito delle auto e tenersi bene a lato della carreggiata! Da Chivasso costeggiamo il Canale Cavour fin oltre il paese di Verolengo e, dopo circa 8 km, lo abbandoniamo temporaneamente per dirigerci verso la nostra meta: Lamporo.

Ora Pedala consiglia

Pernotto presso Casa del Pellegrino di Lamporo

Cena da Trattoria/Bar a Casa di Ale a Lamporo

distanza

0 km

Dislivello Positivo (Salita)

+ 0 m

Dislivello Negativo (Discesa)

- 0 m

Caro Diario

Partire in bici direttamente da casa è una cosa bellissima e farlo dopo una mattinata di lavoro è ancora più emozionante. Venerdì dopo pranzo abbiamo iniziato a pedalare da Torino verso Est, seguendo la ciclovia @aidainbici in direzione di Milano. La tratta Torino – Milano pensavamo di conoscerla bene, se non altro per gli innumerevoli viaggi in treno tra le due città, ma dobbiamo confessarvi che abbiamo scoperto così tante nuove meraviglie che ancora una volta abbiamo capito che l’unico modo per conoscere un luogo è attraversarlo lentamente, diventando parte di esso. I primi chilometri corrono a bordo Po, tra verdeggianti stradine sterrate e poi la ciclovia si insinua tra i primi paesi della cintura torinese: San Mauro, Castiglione e Gassino.
L’aspetto che più ci ha sorpreso di questo tratto di Aida è che si tratta di una ciclovia che evita quasi sempre le strade trafficate, trasportandoti subito in un mondo fatto di scorci rurali e tranquillità. A Chivasso abbiamo pedalato lungo lo storico canale Cavour, con il quale abbiamo raggiunto il paese di Verolengo dove abbiamo approfittato del clima mite per una pausa spritz nel cortiletto del bar dei portici. Un po’ più barcollanti di prima, ma sicuramente allegri e spensierati, abbiamo proseguito tra campagne e ponticelli fino a Lamporo, dove abbiamo dormito in un posticino davvero accogliente: la casa del pellegrino. Si tratta di un vecchio cascinale ben attrezzato, dove siamo riusciti a cucinarci un piattone di pasta e dove ci siamo abbandonati al sonno, in un silenzio profondissimo. A pochi colpi di pedale da casa, esiste un mondo tutto da scoprire ed esplorarlo in bicicletta può regalare una rara felicità.

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